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cod. persona: 4647 status di approvazione: public
 
 
Meo di Alberto
 
Periodo di attività: 1316 – 1323 Sesso: M

Varianti del nome documentate:
- Meo di Alberto


Attività di zecca
(zecche dei vescovi di Volterra) 18-19 novembre 1322 Zecchiere

Paniccia di Luto da San Gimignano, associato allo zecchiere Meo di Alberto di Arezzo, ottiene dal vescovo Ranuccio Allegretti la concessione di battere monetam grossam vel parvam [...] in castro de Casulis, vel in alio loco volterrani episcopatus sicut dicto patri (il vescovo Ranuccio) et dictis conductoribus videbitur et duxerint deputandum. Vengono inoltre fissate le caratteristiche iconografiche e ponderali del denaro e si conferma l'incarico della preparazione dei conii all'orafo fiorentino Vanni di Benvenuto.

Dettagli riferimento: data di nomina o elezione alla carica
Fonte: LISINI 1909 pp. 457-460
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

(zecche dei vescovi di Volterra) 8 giugno 1323 Zecchiere

L'8 giugno 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano è autorizzata dal vescobo Ranuccio di Allegretti a coniare moneta piccola nei castelli di Casole o Berignone o Montalcinello, o altro luogo da loro prescelto.

Dettagli riferimento: data di nomina o elezione alla carica
Fonte: LISINI 1909 pp. 460-465
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

(zecche dei vescovi di Volterra) 14 ottobre 1323 Zecchiere

Il 14 ottobre 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano, alla quale si associa Simone di Gianni Orlandini di Firenze, ottiene il permesso dal vescovo Ranuccio Allegretti di far approntare i conii per battere due tipi di grosso e un bolognino (di cui al momento non è noto alcun esemplare).

Dettagli riferimento: data di attestazione nel ruolo
Fonte: LISINI 1909 pp. 465-467
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

Volterra 28 ottobre 1316 (non specificato)

Il 28 ottobre 1316 Meo di Alberto di Arezzo e soci vengono autorizzati dal Comune e dal vescovo Ranieri Belforti a coniare per due anni in Volterra grossetti o grossi da sei denari di buona lega come se ne coniavano a quei tempi nelle città di Firenze e Siena.

Dettagli riferimento: data di nomina o elezione alla carica
Fonte: LISINI 1909 pp. 447-449
TRAVAINI 2011, I, p. 1246


Factoids
Provenienza Arezzo

Fonte: LISINI 1909 pp. 447-449, 457-460
TRAVAINI 2011, I, p. 1246


Relazioni con altre maestranze di zecca
in società con Paniccia di Luto 18-19 novembre 1322

Paniccia di Luto da San Gimignano, associato allo zecchiere Meo di Alberto di Arezzo, ottiene dal vescovo Ranuccio Allegretti la concessione di battere monetam grossam vel parvam [...] in castro de Casulis, vel in alio loco volterrani episcopatus sicut dicto patri (il vescovo Ranuccio) et dictis conductoribus videbitur et duxerint deputandum. Vengono inoltre fissate le caratteristiche iconografiche e ponderali del denaro e si conferma l'incarico della preparazione dei conii all'orafo fiorentino Vanni di Benvenuto.

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 457-460
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Guglielmino di Giuntarino 8 giugno 1323

L'8 giugno 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano è autorizzata dal vescobo Ranuccio di Allegretti a coniare moneta piccola nei castelli di Casole o Berignone o Montalcinello, o altro luogo da loro prescelto.

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 460-465
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Paniccia di Luto 8 giugno 1323

L'8 giugno 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano è autorizzata dal vescobo Ranuccio di Allegretti a coniare moneta piccola nei castelli di Casole o Berignone o Montalcinello, o altro luogo da loro prescelto.

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 460-465
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Vannuccio di Petruccio di Cambio 8 giugno 1323

L'8 giugno 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano è autorizzata dal vescobo Ranuccio di Allegretti a coniare moneta piccola nei castelli di Casole o Berignone o Montalcinello, o altro luogo da loro prescelto.

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 460-465
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Guglielmino di Giuntarino 14 ottobre 1323

Il 14 ottobre 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano, alla quale si associa Simone di Gianni Orlandini di Firenze, ottiene il permesso dal vescovo Ranuccio Allegretti di far approntare i conii per battere due tipi di grosso e un bolognino (di cui al momento non è noto alcun esemplare).

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 465-467
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Simone di Gianni Orlandini 14 ottobre 1323

Il 14 ottobre 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano, alla quale si associa Simone di Gianni Orlandini di Firenze, ottiene il permesso dal vescovo Ranuccio Allegretti di far approntare i conii per battere due tipi di grosso e un bolognino (di cui al momento non è noto alcun esemplare).

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 465-467
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Paniccia di Luto 14 ottobre 1323

Il 14 ottobre 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano, alla quale si associa Simone di Gianni Orlandini di Firenze, ottiene il permesso dal vescovo Ranuccio Allegretti di far approntare i conii per battere due tipi di grosso e un bolognino (di cui al momento non è noto alcun esemplare).

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 465-467
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con Vannuccio di Petruccio di Cambio 14 ottobre 1323

Il 14 ottobre 1323 la compagnia di zecchieri composta da Vannuccio di Petruccio di Cambio da Siena, Meo di Alberto di Arezzo, Paniccia di Luto da San Gimignano e Guglielmino di Giuntarino da Cunigliano, alla quale si associa Simone di Gianni Orlandini di Firenze, ottiene il permesso dal vescovo Ranuccio Allegretti di far approntare i conii per battere due tipi di grosso e un bolognino (di cui al momento non è noto alcun esemplare).

Zecca: (zecche dei vescovi di Volterra)
Fonte: LISINI 1909 pp. 465-467
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

in società con (sconosciuti) [18] 28 ottobre 1316

Il 28 ottobre 1316 Meo di Alberto di Arezzo e soci vengono autorizzati dal Comune e dal vescovo Ranieri Belforti a coniare per due anni in Volterra grossetti o grossi da sei denari di buona lega come se ne coniavano a quei tempi nelle città di Firenze e Siena.

Zecca: Volterra
Fonte: LISINI 1909 pp. 447-449
TRAVAINI 2011, I, p. 1246

vedi anche Vanni di Benvenuto


altre informazioni:

schede che puntano qui

(sconosciuti) [18]
Guglielmino di Giuntarino
Simone di Gianni Orlandini
Paniccia di Luto
Vanni di Benvenuto
Vannuccio di Petruccio di Cambio


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